Fatto sta che l’auto elettrica non è un’invenzione del 20° o del 21° secolo! La storia dell’auto elettrica ebbe inizio già tra il 1832 e il 1839. In quel periodo l’inventore scozzese Robert Anderson sviluppò ad Aberdeen il primo veicolo elettrico. Nel 1888 a Coburgo fu realizzata la “Flocken Elektrowagen”, una sorta di carrozza elettrica a quattro ruote che probabilmente può essere considerata la prima auto a propulsione elettrica della storia. Nei primi anni della storia delle automobili – dopo i veicoli a vapore, ma prima del motore a combustione – i veicoli elettrici erano tecnicamente superiori ai concorrenti in vari rispetti. E ciò nonostante a partire dal 1910 circa, a causa del rapido sviluppo del motore a combustione, le auto elettriche sono sparite dalle strade rimanendo un veicolo di nicchia per quasi un secolo.
Solo negli anni 1990 è stata ripresa la ricerca su nuove tecnologie per accumulatori per auto elettriche e soluzioni per propulsione elettrica. I motivi erano palesi: l’aumento dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani, problemi di approvvigionamento del petrolio e la necessità di limitare il cambio climatico. E così, nel 1997, è arrivata la Toyota Prius, primo modello di grande serie a propulsione ibrida, fortunata apripista per sviluppi futuri.
Con l’ingresso nel mercato del costruttore americano Tesla, il trend ha subito un’accelerazione. Negli anni 2000 anche i costruttori tradizionali hanno iniziato a interessarsi ai veicoli elettrici e a proporre al mercato modelli di piccole serie e prototipi, fino ad arrivare a modelli disponibili a scala larga. La varietà cresceva, e dunque anche il fabbisogno di processi di produzione, compresi utensili e materiali adatti a grandi serie. CERATIZIT, osservatore attento al mercato e partner di fiducia delle industrie chiave del settore, era già in grado di offrire soluzioni all’avanguardia.